Quando su un gioiello compare la sigla 750, essa indica che quel pezzo è composto per il 75% da oro puro, il che corrisponde all’oro 18 carati. Questa è una delle marche di qualità più diffuse nella gioielleria italiana e internazionale, rappresentando un equilibrio ideale tra purezza e resistenza del metallo. Il restante 25% della lega è costituito da altri metalli, come argento, rame o, nel caso dell’oro bianco, anche palladio o platino, i quali contribuiscono a migliorarne durevolezza, brillantezza e carattere estetico.
Origine e significato del punzone 750
La numerazione 750 viene utilizzata come garanzia di autenticità e qualità del prodotto. Nella produzione del gioiello, al momento della sua rifinitura, viene spesso aggiunto un piccolo punzone o un marchio solitamente ben visibile nella chiusura di catenine, bracciali, all’interno di anelli oppure orecchini. Questo tipico punzone è di forma romboidale, con incisa la cifra che rappresenta i millesimi di oro puro presenti nell’oggetto (750/1000), quindi 75% reale di oro metallico rispetto alla massa totale della lega impiegata nella fabbricazione del gioiello.
È importante comprendere che l’oro puro (detto oro 24 carati, con punzonatura 999), è raramente utilizzato in gioielleria perché è morbido e facilmente deformabile e graffiabile. I punzoni come 585 e 333 indicano carature inferiori: rispettivamente oro 14 carati (58,5%) e oro 9 carati (33,3%).
- 750 = 18 kt: Gioiello composto da 75% di oro puro e 25% altri metalli.
- 585 = 14 kt: Gioiello composto da 58,5% di oro puro.
- 333 = 9 kt: Gioiello composto da 33,3% di oro puro.
- 999 = 24 kt: Oro puro, praticamente mai usato per gioielli portabili.
Caratteristiche, vantaggi e difetti dell’oro 750
La scelta dell’oro 18 carati (750) è dettata dalla ricerca di resistenza, durevolezza e valore. L’aggiunta di altri metalli conferisce al gioiello una maggiore durezza, riducendo il rischio di rotture o deformazioni nell’uso quotidiano rispetto a quello che sarebbe un materiale troppo tenero ed esposto ai graffi: l’oro puro. L’oro 750 è perciò molto apprezzato perché abbina estetica preziosa, solidità strutturale e longevità, senza sacrificare la lucentezza tipica dell’oro. Da qui la sua ampia diffusione per anelli di fidanzamento, fedi nuziali, collane e orecchini di fascia alta.
Colorazioni e leghe
A seconda della composizione della lega aggiunta all’oro, è possibile ottenere vari colori:
- Oro giallo: oro, argento, rame.
- Oro bianco: oro, argento, palladio o platino.
- Oro rosa: oro, rame, argento in percentuali particolari.
L’oro bianco, ad esempio, non è altro che oro 750 modificato nell’aspetto grazie all’aggiunta di metalli che lo rendono simile al platino per colore, ma con la lucentezza e la praticità dell’oro stesso.
Controllo dell’autenticità e aspetti pratici
Per verificare se si tratta realmente di oro 750, il primo controllo è sempre la presenza del punzone. L’assenza del timbro può essere un segnale di sospetto e spesso è consigliato ricorrere a una valutazione professionale presso un orafo esperto. Alcuni venditori, per dare maggiori garanzie e informazioni sul prodotto, includono anche il timbro del produttore (identificato da una stellina seguita da un numero e da una sigla che corrisponde alla provincia di produzione dell’oggetto).
Nonostante le punzonature siano generalmente una sicurezza, va comunque ricordato che esiste la possibilità, nella gioielleria contraffatta, di trovare punzoni falsi. Pertanto, l’affidabilità di gioiellerie certificate e la trasparenza del venditore rimangono fondamentali.
In Italia l’oro 750 è considerato lo standard di riferimento per i gioielli di alta gamma, mentre in altre nazioni possono prevalere carature diverse. Tutti i pezzi marcati “24 KT” per uso comune sono quasi certamente falsi, perché l’oro puro non sopporterebbe l’usura quotidiana e non viene utilizzato per la produzione di gioielli indossabili.
Valore economico e fattori di acquisto
Il prezzo di un gioiello con punzone 750 si basa sul valore dell’oro al momento della quotazione internazionale, ma anche sulla qualità della lavorazione, il marchio, la presenza di pietre preziose e il design. L’oro 750, pur essendo meno costoso rispetto all’oro puro 24 carati, offre comunque una ottima tenuta del valore nel tempo, e viene spesso scelto come forma di investimento accessibile per chi cerca un bene di lusso durevole.
La convenienza nell’acquisto di oro puro rispetto all’oro 750 risulta solo quando si ragiona in termini di investimento “puro”, ma per la gioielleria pratica e raffinata l’oro 18 carati rimane il miglior compromesso.
- Il valore può variare a seconda delle fluttuazioni del mercato internazionale.
- Il peso del gioiello influisce direttamente sul prezzo finale.
- La manodopera e il marchio possono incrementare il valore a prescindere dalla quantità di oro.
Conoscere il significato della sigla 750 mette il consumatore in condizione di organizzare meglio le proprie scelte e apprezzare la qualità reale di ciò che indossa, distinguendo tra prodotti di valore e semplici placcature o imitazioni.