La scelta dei fiori da portare al cimitero è una tradizione profondamente radicata nella cultura italiana, simbolo di affetto, rispetto e memoria verso i defunti. Tuttavia, non tutti i fiori sono adatti a essere collocati sulle tombe, poiché alcune specie tendono ad appassire rapidamente, perdendo il loro significato simbolico e il loro valore estetico in poche ore o giorni. Comprendere quali siano i fiori maggiormente soggetti al rapido deperimento e quali, invece, risultino più resistenti, è essenziale per evitare spiacevoli sorprese e onorare al meglio i propri cari.
I fiori che appassiscono velocemente: quali evitare
Molte persone scelgono in modo affrettato i mazzi di fiori recisi sulla base del colore o del prezzo, ignorando le caratteristiche della singola varietà. Tuttavia, alcuni fiori particolarmente fragili e sensibili agli sbalzi climatici, come tulipani, rose ed orchidee, spesso si rivelano una scelta poco azzeccata per le tombe. I tulipani, ad esempio, vengono apprezzati per le loro tonalità vivaci, ma sono notoriamente delicati e tendono a perdere turgore già dopo una giornata esposti al caldo o al freddo intenso. Anche alcune specie di rose sono considerate tra le meno resistenti: nonostante la loro iconografia legata all’amore e alla devozione, subiscono rapidamente l’effetto disidratante del vento o del sole, appassendo nel giro di poco tempo, soprattutto se tagliate in anticipo rispetto alla messa in vaso.
Le orchidee recise, benché estremamente eleganti, sono una delle peggiori scelte per il cimitero: sensibili alle variazioni di temperatura e umidità, hanno una vita brevissima se non conservate correttamente e mantenute in luoghi protetti. Anche le gerbere, molto amate per la loro semplicità e varietà di colori, manifestano un rapido deperimento se esposte direttamente agli agenti atmosferici. Analogamente, margherite e viole possono rapidamente afflosciarsi, rendendo vana la fatica e l’intento di mantenere una tomba ordinata e decorosa.
Fiori più adatti al cimitero: resistenza e durata
Non tutti i fiori, però, sono una scelta infelice. Esistono alcune specie, sia di piante perenni sia di fiori recisi, particolarmente adatte all’ambiente del cimitero. Garofani e gigli ornamentali rappresentano le opzioni ideali quando si desidera che la composizione floreale mantenga a lungo la sua freschezza e bellezza. I garofani, in particolare, possono resistere diversi giorni senza appassire, anche in assenza di particolari cure: sono robusti e sopportano sia il caldo sia il freddo, offrendo un buon rapporto qualità-prezzo e una vasta gamma di colori tra cui scegliere.
Similmente, i gigli ornamentali, oltre al loro significato fortemente simbolico, vantano una durata superiore rispetto ad altri fiori forse più appariscenti ma più delicati. Le alstroemerie, poco conosciute ma particolarmente resistenti, possono essere abbinate ad altre fioriture più fragili per conferire eleganza e colore alla composizione senza rischiare che tutto appassisca in breve tempo. Piante come le viole del pensiero, le dalie e alcune varietà di ciclamini possono essere scelte quando si preferisce optare per una soluzione radicata nel terreno piuttosto che per un mazzo reciso, garantendo durevolezza e una presenza decorativa costante nei mesi meno caldi.
Giglio e garofano sono tra i simboli floreali tradizionali maggiormente associati al culto dei defunti e alla resistenza sulle tombe.
Consigli pratici per allungare la durata dei fiori
Se non si vuole rinunciare a decorare la tomba con fiori recisi potenzialmente fragili, esistono alcune tecniche e accorgimenti che possono aiutare a prolungare la freschezza dei fiori. Un vaso con abbondante acqua pulita e cambiata con regolarità è il primo passo per assicurare la sopravvivenza dei fiori recisi. Si possono utilizzare anche fertilizzanti specifici da sciogliere nell’acqua, ideali per trattenere la vitalità dei fiori più a lungo e proteggere dallo sviluppo di funghi e muffe.
Un ulteriore segreto consiste nell’eliminare le foglie immerse nell’acqua: queste accelerano lo sviluppo di batteri, che a loro volta fanno marcire più rapidamente i gambi. Sistemare i fiori in punti semi-ombreggiati, se la posizione del loculo o della tomba lo consente, rappresenta un altro trucco efficace per evitare che la luce solare li danneggi e asciughi troppo velocemente. Alcuni prodotti naturali, come un pizzico di zucchero o poche gocce di limone nell’acqua, possono rallentare il processo di appassimento, nutrendo temporaneamente i tessuti dei fiori stessi.
Alternative ai fiori recisi: piante perenni, fiori artificiali e sicurezza
Per chi è alla ricerca di una soluzione pratica e durevole, le piante perenni rappresentano la scelta ottimale. Adatte a essere sistemate direttamente sul terreno o in vaso, queste piante richiedono una manutenzione minima e sopravvivono alle condizioni climatiche avverse tipiche dei cimiteri. La lavanda, il buxus (bosso), alcune varietà di eriche e le piante grasse sono tra le più amate perché, oltre a durare a lungo, necessitano di poche irrigazioni e sono poco appetibili per eventuali animali che frequentano il luogo.
I fiori artificiali, realizzati in materiali plastici di alta qualità o in seta, sono la risposta per chi, impossibilitato a frequentare regolarmente il cimitero, desidera comunque garantire ordine e colore alla tomba durante tutto l’anno. Tuttavia, è importante fare attenzione ai materiali di bassa qualità, che possono scolorire, deformarsi o dare un aspetto poco decoroso dopo poco tempo. Inoltre, secondo recenti segnalazioni, anche i fiori finti possono essere soggetti a furti nei cimiteri, insieme a oggetti come vasi e lanterne, perciò è consigliabile fissarli saldamente o scegliere opzioni meno appariscenti quando si teme il rischio di sottrazioni.
- Garofani e gigli ornamentali restano le scelte migliori per durata, resistenza e simbolismo.
- Tulipani, rose recise e orchidee sono, invece, tra le specie da evitare perché appassiscono velocemente.
- Le piante perenni, come lavanda ed eriche, rappresentano un investimento decorativo stabile e poco impegnativo.
- I fiori artificiali di qualità possono essere una valida alternativa per le tombe meno frequentate.
La scelta dei fiori al cimitero, in definitiva, non è solo una questione estetica ma anche pratica: valutare la durata, la resistenza alle intemperie e la possibilità di manutenzione nel tempo permette di offrire un omaggio floreale sempre dignitoso e di lunga durata, evitando il dispiacere di vedere appassire in fretta il proprio pensiero.